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Caratterizzazione dell’umidità


Umidità da costruzione: Riguarda principalmente le nuove costruzioni, dove in quelle di muratura e di notevole spessore può permanere per diversi anni dopo il termine dell’opera.  La causa principale è la presenza di acqua non ancora evaporata durante la realizzazione dell’opera ovvero acqua piovana che viene assorbita durante i lavori.

In una muratura in mattoni l’acqua contenuta può raggiungere anche i 200 litri per metro cubo.  L’eliminazione avviene solo per evaporazione, quindi più le pareti sono ventilate e esposte al sole, più è facilitata l’evaporazione. E’ indubbio, comunque, che anche la tipologia dei materiali utilizzati influenza l’evaporazione; i materiali macroporosi si asciugano più rapidamente, materiali microporosi (come la malta cementizia) perdono più lentamente la loro acqua.

Umidità di risalita: E’ la causa di mancati presidi di impermeabilizzazione, in particolare nelle vecchie costruzioni; in genere si manifesta con macchie alla base delle costruzioni, con avanzamento verso l’alto, e inevitabile danneggiamento di intonaci, pitture, malte. E’ importante conoscere se la risalita avviene da fonti inesauribili (falde) o contingenti (perdite accidentali di tubazioni, ristagni ecc). In ogni caso il fenomeno fisico della risalita è legato alla capillarità (legge di Jurin); considerato che il contenuto di acqua trattenuto per capillarità in materiali fortemente igroscopici può raggiungere anche il 25-30% in volume, significa che in un mc di muratura possono risiedere 250-300 litri di acqua.

Umidità da condensazione: Qualsiasi costruzione è sempre influenzata dall’umidità contenuta nell’aria. Tuttavia, in condizioni normali vi è un sostanziale equilibrio naturale tra il contenuto d’acqua dei materiali componenti la costruzione e l’ambiente.

Sappiamo che l’aria contiene sempre una quantità di acqua sotto forma di vapore ed è espressa in percentuale rispetto all’aria satura e alla medesima temperatura. Più l’aria è umida a una certa temperatura e più è facile che saturi (condensazione). Un ambiente che si trova a 20°C e 60% di U.R. raggiunge la saturazione (tenicamente chiamato punto di rugiada) intorno agli 11°C.

La condensazione, in clima invernale, è naturalmente connessa alla prestazione termica delle chiusure perimetrali, dovuta alla minore o maggiore riduzione della temperatura della parete interna, in funzione della temperatura esterna e del riscaldamento interno.

I fenomeni della condensa all’interno degli edifici si manifestano soprattutto sulle pareti esposte a nord e, ovviamente, nei locali dove vi è maggiore produzione di vapore (cucine,  bagni, letto); dalla letteratura si sa che con la respirazione si emettono circa 55 g/ora di vapore. In una stanza da letto, due persone che dormono, ad una temperatura di 20 °C, dopo 4 ore hanno portato il contenuto di U.R. intorno al 90%.

Diventa fondamentale, sia negli interventi di ristrutturazione che di progettazione di nuove costruzioni, avere particolare cura nella protezione dall’umidità specialmente delle pareti esposte a maggior raffreddamento. L’umidità e la condensa per via di una scarsa traspirabilità sono le cause della formazione di muffe che sembrano essere una delle più comuni patologie delle costruzioni.

Umidità da infiltrazione: E’ quella che si determina a causa delle precipitazioni atmosferiche. L’acqua piovana penetra nelle strutture in maniera diretta (come un intonaco fessurato, errate connessione di materiali diversi, scarsa qualità delle malte, dissesti); qualunque siano i modi, l’acqua si infiltra determinando i guasti.

Altro caso di infiltrazione non trascurabile è che le acque da pioggia filtrano per via dell’azione del vento grazie alla pressione dello stesso (con un incidenza fino a 150 kg/mq) e alla più o meno accentuata capillarità del materiale.

La manifestazione di tale tipologia di infiltrazione può avvenire con macchie limitate (se l’infiltrazione è puntuale)  o parecchio diffuse.

Umidità accidentale: E’ causata in genere dalle perdite per difetti costruttivi, di malfunzionamento di un impianto, oppure dalla mancata manutenzione.

Le aree di debolezza sono:

- nei terrazzi di copertura il fenomeno si verifica a causa di fessurazioni o del deterioramento del sistema di impermeabilizzazione;

- nei tetti a falda, per cattiva manutenzione;

- nei canali di gronda, nei pluviali e nelle calate d’acqua, mal raccordati tra loro od ostruiti o rotti;

Sono anch’esse da definire come cause possibili di umidità accidentale:

- le condotte di alimentazione, riscaldamento e smaltimento, esterne o sottotraccia;

- i punti di erogazione dell’acqua, sia interni che esterni;

- i servizi igienici e sanitari che potrebbero risultare mal sigillati.

Quando l’umidità accidentale è originata da un sistema destinato a ricevere e a smaltire la pioggia, il fenomeno è legato alle precipitazioni atmosferiche; se invece è causata da un impianto di adduzione o smaltimento di acqua corrente, il fenomeno presenta caratteristiche di continuità, quindi meno intermittente.

Umidità da terrapieno: è conseguenza della percolazione dai terrapieni a contatto con i muri di contenimento ove l’acqua arriva mediante i moti di filtrazione.

Questo tipo di problema si manifesta solo in locali che sono posti a livello inferiore al piano di calpestio esterno. Di conseguenza se non sono stati previsti opportuni presidi di impermeabilizzazione, l’acqua che si trova nel terreno passa nella parete.