Edificio Adrano (C1)

Prove di carbonatazione – Analisi umidità

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Sono stati prelevati n. 5 campioni di polvere di calcestruzzo dai pilastri esterni su via IV Novembre. La prova di carbonatazione, eseguita con il metodo “carbontest”, ovvero mediante l’impregnamento con fenolftaleina delle 5 provette  riempite di tale polvere ha restituito il seguente risultato:
tutte le 5 provette sono risultate carbonatate in quanto non si è rilevato il viraggio verso il rosso; si può concludere, quindi, che in tutti i pilastri vi sia uno strato carbonatato almeno di 5 cm, spessore maggiore di quello del copriferro.
In presenza di umidità, vi sono le condizioni per l’ossidazione dell’armatura.

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Sono stati prelevati n. 2 campioni di polvere di calcestruzzo dai pilastri e dai setti del piano seminterrato. La prova gravimetrica conferma che il manufatto in c.a. ha un tasso di umidità di oltre il 17%.
La presenza dell’elettrolita (umidità) e dello strato carbonatato (che aggredisce lo strato di passivazione dell’acciao) innescano i processi di ossidazione dell’armatura.
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E’ stata eseguita una prova sul contenuto dei sali.
La stessa ha messo in evidenza che su un campione di polvere di cls, prelevata sempre dagli stessi punti, la percentuale di sali è bassa, meno del 2%, e in tale frazione non vi è presenza di cloruri (vedi foto reagenti), responsabili dell’ossidazione.
Si può concludere che tutti i danni presenti nei manufatti sono causati dalla carbonatazione e  all’elevato tasso di umidità.